Si è svolto nella tarda mattinata del 24 aprile, nella Chiesa del San Filippo Neri, l’ultimo saluto a padre Guido Chiaravalli, figura di spicco della Garbatella, che per 50 anni ha svolto con passione il suo compito di guida spirituale dei fedeli del quartiere e non solo.
Viva la commozione dei presenti per l’ultimo saluto a Padre Guido, come il ricordo del vice presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio che così commenta: “Come fai a spiegare l’odore dell oratorio, la terra dura, i pali di legno con gli spigoli, la rete bucata, la raccolta della carta, gli spogliatoi senza docce, il gioco del sasso, l’ottovolante, la coppa disciplina, le magliette per i primi classificati, i calzoncini ai secondi, i calzini ai terzi, gli atomi, i purcini con la erre. Come fai a spiegare padre Guido se non parti dai luoghi, dalla sua fisicita’, dal piede 44 magnum, dalle sberle, dalla sua cultura, dalle sue urla, “vai fuori dall oratorio”, “alt fine primo tempo”. Come fai a spiegare quel fazzoletto di paradiso impolverato messo a confine tra Garbatella e Tormarancio. Non lo spieghi, non bastano le parole, i ricordi, le fughe per evitare il vespro. Resta solo una sensazione d infinita tristezza, come le domeniche pomeriggio all’oratorio, quelle si che erano tristi anche allora, appena appena rinfrancate dalla partitella tra pochi disperati superstiti, la radiocronaca in sottofondo e il gelato offerto dal prete. Lui li stava, lui li ha voluto aspettarci. Il corpo inerme nel teatrino, un via vai di facce di popolo segnate dalla vita e il vociare dei pischelli persi anche oggi dietro al pallone così come lui ha voluto che fosse. Così come è sempre stato.”
L’ha voluto ricordate anche l’esponente del Pd Enzo Foschi, che alla Garbatella, con don Guido, ci è cresciuto: “L’uomo straordinario che ha cresciuto nel suo oratorio generazioni di ragazzini scapestrati dimostrando come i valori quando ci si crede e si vivono non fanno la divisione… ma anche nelle diversità uniscono sempre gli esseri umani. Ciao Padre Guido…papà severo burbero ma infinitamente buono e generoso”, scrive sul suo profilo Facebook.
Nel corso degli anni aveva educato intere generazioni alla conoscenza del Vangelo, allo stare insieme, e aveva fatto dell’oratorio di San Filippo Neri un punto di riferimento per tutti, anche nel risolvere quei problemi tipici che una periferia, come era allora la Garbatella, comporta. Resterà ora il ricordo di un uomo straordinario per tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo.
Roma, 24 aprile